IMAF CHEF’S CUP – Sfogliando La Favola delle favole, immagina un piatto da Chef
IMAF CHEF’S CUP – Sfogliando La Favola delle favole, immagina un piatto da Chef
La tappa milanese della IMAF Chef’s Cup 2015 ci ha permesso di sperimentare a tavola, presso il Ristorante L’Opera dell’Hotel De La Ville, alcuni degli insegnamenti di Bruno Munari, grande artista e designer italiano del 900, che è stato maestro “del vedere”.
The Milan event of IMAF Chef’s Cup 2015 allowed us to experience, at the table, at the Restaurant L’Opera Hotel De La Ville, some of the teachings of Bruno Munari, a great Italian artist and designer of the ‘900, which was the master “of the seeing “.
La sua vocazione è stata far entrare l’arte nella vita, partendo dalla ridefinizione di ogni gesto quotidiano, in funzione di un percorso di conoscenza volto al raggiungimento della semplicità.
“Complicare è facile, semplificare è difficile. Per complicare basta aggiungere, tutto quello che si vuole: colori, forme, azioni, decorazioni, personaggi, ambienti pieni di cose. Tutti sono capaci di complicare. Pochi sono capaci di semplificare…La semplificazione è il segno dell’intelligenza…” è un famoso passo di uno dei suoi numerosi libri che meritano di essere letti, ricordando che …“Ogni libro è letto ma ogni letto non è anche un libro!”.
His vocation was been to let enter the art in the life, starting with the redefinition of each daily act, according to a path of knowledge aimed at achieving simplicity.
“Complicating is easy, simplifying is difficult. For complicate it’s sufficient to add, everything you want: colors, shapes, actions, decorations, characters, environments full of things. Anyone can complicate. Few are able to simplify … The simplification is a sign of intelligence … “ is a famous passage of one of his many books that are worth reading.
Le alte riflessioni, però, fanno venire fame!
Meglio proseguire il racconto cominciando ad assaporare l’antipasto, che ci permette anche di introdurre l’opera celebrata nella serata: “La Favola delle favole”.
The high reflections, however, make you hungry!
Better to continue the recension, beginning to enjoy the appetizer, which also allows us to introduce the book celebrated in the evening: “The Tale of the tales”.
Lo Chef Aurora Mazzucchelli ha saputo stupire con la sua cucina, creando una vera e propria installazione artistica, servita a tavola …dentro una scatola.
The Chef Aurora Mazzucchelli has surprised us with his cooking, creating a true art installation, served at the table … in a box.
Un effetto sorpresa che ha entusiasmato tutta la sala, evocando in ogni commensale la “curiosità di un bambino”.
A surprise that wowed the entire room, evoking in each diner the “curiosity of a child”.
Entrando in questo giocoso piatto, come nel libro di Munari, scopriamo forme essenziali e colori da osservare, consistenze da manipolare, sapori da combinare: un bastoncino da gelato che sosteneva una “pietra” di farina di castagne su un laghetto di miele di castagno. Gli abitanti di questo scenario erano colorati origami a forma di farfalla, rana e airone. Da una pipetta si poteva sorbire del latte di mandorle freschissimo, avvolgendo l’esperienza gustativa con un ricordo infantile.
Entering this playful dish, as in the book of Munari, we discover basic shapes and colors to be observed, consistences to be manipulated, flavors to combine: a ice cream stick that supported a “stone” of chestnut flour in a little lake of honey of chestnut. The inhabitants of this place were some colored origami with the shapes of a butterfly, a frog and an heron. From a pipette you could sip of almond milk fresh, enveloping the taste experience in a childhood memory.
Girando la prima pagina (alzando un foglio di carta sottile che separava gli altri assaggi) coloratissime verdure e tuberi reinterpretati come sfoglie a forma di luna, stella, sole, triangolo, fiore e cuore: tutti elementi di qualcosa che dovevamo scoprire intimamente, come un viaggio in una città invisibile o una storia mai raccontata.
Turning the first page (raising a sheet of thin paper that separated the other tastings) colorful vegetables and tubers reinterpreted with the shapes of a moon, a star, a sun, a triangle, a flower and a heart: all elements of something that we could discovered inside us, as a trip to a city invisible or story ever told.
Soprattutto con questo antipasto si è voluto insegnare ai grandi a mangiare come i bimbi: non usare il cibo e il vino come “riempimento alimentare” ma sfruttare tutto il tempo possibile per giocare, scoprire e fantasticare… anche a tavola!
Per l’abbinamento del vino abbiamo pensato che i profumi del Canto Lupo avrebbero esaltato ancor di più il coinvolgimento dei sensi. Inoltre l’etichetta ha tutti gli elementi per “rappresentare” un personaggio classico di molte fiabe: un lupo cattivo dentro un bosco misterioso!
With this appetizer, they wanted to teach to the adults to eat as children: do not use food and wine as ” food to fill” but harness the time as long as possible to play, discover and fantasize … even at the table!
For the wine pairing we thought that perfumes the Canto Lupo would exalted even more involvement of the senses. In addition, the label has all the elements to “represent” a classic character of many fairy tales: a big bad wolf in a mysterious forest!
A seguire è stato servito il “Millefogli-e”, ideato dalla Chef Isa Mazzocchi, con un chiaro riferimento alla meccanica di “gioco” del libro di Munari.
Then it was served the “Millefogli-e”, created by the Chef Isa Mazzocchi, with a clear reference to the mechanics of the “game” of the book of Munari.
Servito su un piatto trasparente appare una millefoglie di mini frittate di verdure variegate, a strati alternati. Il tortino, che aveva una consistenza soffice e delicata, si poteva gustare scomponendolo in singoli fogli ed era accompagnato da pois di salse coloratissime, elaborate per avere gusti particolari dall’acidulo al dolce. Quella fuxia, ad esempio, era ottenuta aggiungendo una goccia di aceto ad una crema di rapa.
Served on a transparent plate appear a millefeuille made with some mini omelettes of vegetables, in alternated layers. You could enjoy the “vegetable tower”, that was soft and delicate, breaking it down into individual sheets; it was accompanied by colorful polka dots of sauces, processed to have particular tastes from acid to sweet. The fuxia one, for example, was obtained by adding one drop of vinegar to a cream of turnip.
Il piatto è risultato saporito, sostanzioso e divertente. Nel gioco di sovrapporre i fogli o contaminarli con le salse, si è gustato un piatto dove ogni boccone aveva colori e sapori diversi. Poteva sembrare una idea semplice ma perfettamente in linea con il pensiero di Munari: “La gente che si trova difronte a certe espressioni di semplicità o di essenzialità dice inevitabilmente: “questo lo so fare anche io”, non con l’intento di dare valore alle cose semplici, perché a quel punto diventano quasi ovvie. In realtà, quando la gente dice quella frase, intende dire che lo può ri-fare, altrimenti lo avrebbe già fatto prima!”.
The dish was tasty, hearty and fun. In the game to overlap the sheets or contaminate them with sauces, was enjoyed a dish where every bite had different colors and flavors. It might seem like a simple idea, but perfectly in line with the thinking of Munari: “People who stand in front of certain expressions of simplicity or essentiality, inevitably say: “I also can do it by myself “, not with the intention of giving value to simple things, because at that point they become almost obvious. When people say that phrase, they mean that they can do it again, or they would’ve done it before”.
Marrying the reference to “The tale of the tales”, the Chef Mario D’Amore has proposed a second course and a dessert in line with the theme. On a sheet of tasty golden potatoes, surrounded by a creamy meat roast sauce, has proposed an excellent veal fillet stuffed with goose liver and spinach.
Per questa portata è stato proposto il Chianti Rufina Riserva Cantine Bellini: per le sue caratteristiche di vino secco, caldo e abbastanza morbido, dal gusto fresco e sapido, è un perfetto abbinamento a piatti e sapori complessi quali quelli proposti dallo chef.
To this plate it was proposed the Chianti Rufina Riserva Cantine Bellini: due to its characteristics of dry wine, warm and quite soft, fresh and fruity taste, is a perfect match with dishes and complex flavors such as those proposed by the chef.
Next, as a dessert, could not miss the puff pastry! A delicate cream that enveloped a fresh fruit salad covered by a circle of pastry dusted with powdered sugar.
Al termine della serata abbiamo ascoltato il giudizio della giuria composta da Clara Mennella, Paola Sucato, e Teresa Balzano che hanno assegnato un punteggio complessivo di 97/100, elevando le protagoniste al primo posto in classifica. Al seguente link potete trovare la pagina ufficiale dell’evento.
At the end of the evening we listened to the judgment of the jury composed by Clara Mennella, Paola Sucato and Teresa Balzano who assigned an overall score of 97/100, elevating the protagonists in first place in the standings. At the following link you can find the official page of the event.
Come sponsor della serata vogliamo ringraziare la simpatica disponibilità delle Chef, l’accoglienza del Sina Hotel e di Rachele Liafas, il fotografo Franco Covi, del quale abbiamo utilizzato alcune immagini, l’ideatrice Rossella Canevari, la presentatrice Giovanna Martini e la giornalista Antonella Quaranta, nostra inviata speciale, che ci hanno aiutato a raccontare questa intensa esperienza artistica.
As sponsors of the evening we want to thank the nice availability of the Chefs, the welcome of the Sina Hotel and Rachel Liafas, the photographer Franco Covi, of whom we used some images, the creator Rossella Canevari, the presenter Giovanna Martini and the journalist Antonella Quaranta, our special correspondent, who helped us to talk about this intense artistic experience.
Aver contribuito con i nostri vini alla riuscita dei piatti primi in classifica è un particolare motivo di orgoglio. Diamo l’appuntamento a tutti i lettori del blog alla prossima serata alla IMAF Chef’s cup dove siamo di nuovo tra gli sponsor (Viareggio, Ristorante La Conchiglia, Hotel Astor, 12 marzo 2015).
It’s a particular cause of pride have contributed with our wines to the success of the dishes first in the standings. We give the appointment to all readers of the blog to the next match of the IMAF Chef’s cup where we are again a sponsor (Viareggio, Ristorante La Conchiglia, Hotel Astor, March 12, 2015).
0 Comment